Cerco Ophelia: la poetessa Laura Fusco rende Venezia un unico grande set e le veneziane protagoniste della sua ricerca.
Nell’anno di Shakespeare, la Fusco definita “ una delle voci più originali e visionarie della poesia orale in Italia e Europa, tradotta negli Usa”, erede degli aedi e dei bardi” è a uno dei personaggi del grande bardo che dedica il suo originalissimo “casting letterario” Cerco Ophelia.
Che sta girando con successo per darsene, lungomare, centri storici e parchi delle città italiane e europee candidate.
Cosa e dove.
Alle ore 18 i Magazzini del Sale accoglieranno l’inedito “casting letterario” per le veneziane che vogliono incontrarla a tu per tu e raccontarsi o “proporsi” come Ofelia, sperando di diventare una visione o di ispirare la fantasia della poetessa regista Laura Fusco. Gli incontri si svolgeranno individualmente.
Alle ore 18,30 presentazione de La pesatrice di perle, l’ultimo suo libro, ristampato dopo pochi mesi dalla prima uscita, in cui Ofelia è uno dei personaggi chiave.
Dialogherà con la poetessa Gianluca Amadori, Presidente Ordine Giornalisti Veneto
L’idea
L’idea inedita è della poetessa Laura Fusco: trovare ragazze a cui ispirarsi per le sue ballate sul romantico personaggio shakespeariano. Che a Ofelia somiglino o la ricordino nell’aspetto o nel look, in qualche gesto che la sua fantasia catturerà per farlo diventare Poesia. E così sta girando alla ricerca della sua eroina, che ha un posto importante nell’immaginario popolare. Gli aedi e i bardi erano poeti colti e ispirati che però si rivolgevano al grande pubblico. È questo il pubblico al cui cuore parla la Fusco e che come loro emoziona nei suoi reading, in cui si esibisce in platee e Festival internazionali d’Arte, Teatro, Musica e Letteratura – anche se collabora con prestigiose Università da New York a Parigi. “Cerco Ophelia parla della vita, svela i meccanismi del processo creativo e ne rende le donne partecipi”. Fare parlare la Poesia ma anche della Poesia vuole attraverso questo fortunato format. Tradotta in 5 lingue e invitata in Università di tanti paesi è nel suo che cerca di farla amare. Portandola sui palchi e contaminandola con danza teatro e pittura, creandole nuovi circuiti e spazi, anche negli ospedali, nelle periferie, e tra le ultimissime generazioni.
L’eroina che cerca è donna, come molte protagoniste di suoi libri e di suoi lavori, realizzati con Libera e Amnesty International, in cui scrive o mette in scena personaggi di madri o adolescenti di paesi in conflitto, rifugiate o vittime di violenza.
Il “casting” sta registrando grande successo.
La poetessa nel pomeriggio prima dell’appuntamento ai Magazzini del Sale girerà in incognito per le calli, il Ghetto, lungo i canali e per Venezia per un momento di ricerca solitaria.