Signore! Signori!… scusatemi, se da sol mi presento, sono Massimo Poli, e ho pur da render grazie a la natura che mi ha fatto si valente narratore, da un nido di memorie in fondo a l’anima ho cercato di dipingere squarci di vita dei meravigliosi i tempi in cui i veneziani sapevano spassarsela bellamente, noi caduti in un’epoca di pianificazione grigia, senza colore, guardiamo a quegli anni, con il rimpianto delle cose perdute.
Ad una ad una le situazioni che abbiamo vissuto escono dall’oblio di molti decenni, per parlarvi con il ritmo del proprio colore, dei movimenti e delle voci.
Vediamo ragazzi e ragazze, di diverse compagnie fare le vasche sul Liston, i fioi organizzare a San Bortolo i festini, contendersi le più carine.
Le zingarate notturne, gli incontri con l’Adele, Eugenio, Voglio Morire e tanti altri simpatici personaggi, vere maschere.
Eravamo i padroni della notte, ci muovevamo con disinvoltura in quei locali aperti sino a tardi e con pericolose frequentazioni.
Ed ecco entriamo nelle carbone, ci sediamo da De Vidi, o al Cucciolo, andiamo a nuotare alla Passoni, la mattina quando decidiamo di non andare a scuola, ci potrete trovare al Baretto delle manche.
Le avventurose tournées con il teatro di papà, i successi delle rappresentazioni, le scorribande nelle città estere più importanti alla ricerca di sempre nuovi divertimenti e di ragazze disinibite.
Le vogate in chiassosa compagnia, le mangiate nelle isole della laguna, i ritorni in cantiere sempre troppo tardi.
Il 2000 era il futuro, che ci incuriosiva e un po’ ci impauriva, ma che ci avrebbe visto ormai vecchi.
Da diciotto anni vivo nel futuro, e nelle quotidiane vogate in laguna, alla vallesana, mi appaiono come in una moviola gli episodi della nostra vita, nei loro aspetti divertenti ed insoliti.
Sabato 17 novembre 2018, ore 16.30, alla sede della Bucintoro, salone Gardini ai Magazzini del Sale, Dorsoduro 263.